lunedì 11 novembre 2013

Pensieri

A. stamattina dorme tranquilla nella culla e io ne approfitto per girare un po' in internet e per scrivere un po'. Solitamente appena la appoggi si sveglia... sarà che il fratello spesso la sveglia, sarà che oggi siamo io e lei e la casa è più silenziosa... comunque mi sono fatta un the come si deve e ora sono qua. A scrivere cosa? Questi 40 giorni dalla nascita della mia principessa sono stati pesanti e lunghi... ora va meglio... io e lei siamo state in ospedale quasi una settimana a fine ottobre. Aveva la febbre e non le passava e così, vista l'età, ci hanno tenuto in osservazione finché non si sfebbrava completamente... per fortuna sembra fosse una forma influenzale. Stare là dentro però è stato faticoso e monotono. Sono quelle situazioni in cui stai lì con la bimba di un mese (che mangia e dorme) e pensi (pericolosissimo!). Pensi a quell'esserino piccolo che è in ospedale e non dovrebbe starci perché i bimbi non dovrebbero conoscerlo. Pensi che sei fortunata che alla fine è una banale influenza, che ci sono bambini nelle stanze a fianco con malattie gravi, che devono essere operati e ti si stringe il cuore veder passare una barella con un bimbo di 3-4 anni (l'età di Giù) biondo, con la cresta, e i tubicini nel naso e una flebo. Preghi che guariscano tutti presto perché non si meritano che di guarire e correre in un prato con gli altri bimbi. Pensi che questi bambini diventano grandi troppo presto. Pensi ai genitori che hanno pelo sullo stomaco e coraggio da leoni. Pensi che c'è della brava gente al mondo che va a portare un po' di allegria vestiti da pagliacci o portando dei libri da leggere... Insomma, i pensieri riempiono le ore e ti fanno compagnia. E in ultimo apprezzi la tua casa, le piccole cose, il caos dei giochi e gli strippi del grande, che in quei giorni mi è mancato come l'aria (qualche volata a casa a vederlo l'ho fatta...) e che è stato bravissimo a casa con il papà e hanno fatto cose da uomini (pizza, popcorn ...). 

Ora siamo abbastanza tranquilli  a parte altri pensieri che si risolveranno presto. 
Io mi sono ripresa dall'infezione. Ora ho solo sempre sonno. A. comincia a fare delle tiratine di 6 ore ma comunque il sonno è interrotto e si fa fatica... non mi lamento. Con Giù ero sveglia ogni 2 ore notte e giorno in questo periodo!

Ora avrei voglia di fare tante cose. Di buttare cose vecchie, vecchi vestiti e fare una bella pulizia per far spazio al nuovo. Avrei voglia di imparare a fotografare come si deve e tenere viva questa passione ma mi rendo conto di avere poco tempo... Appena si potrà un bel corso di fotografia non me lo toglie nessuno!!! 

Spero di avere anche più tempo per questo blog. Non credo sia seguitissimo ma fa lo stesso... 

giovedì 17 ottobre 2013

Eccoci qua!

Il  27 settembre alle ore 12.26 è arrivata la mia principessa! Arrabbiatissima per essere stata disturbata con un cesareo programmato, piangendo e urlando come una pazza con una bocca enorme spalancata! Stava bene e quello era l'importante. Io ho avuto un po' di problemi... Durante l'operazione era più l'ansia che il resto... non ho ovviamente sentito niente. Poi subito l'ho attaccata per allattarla e sembrava partito tutto bene finché non mi sono venute croste sul seno da sangue e un'infezione ai punti del taglio cesareo che mi hanno fatto stare malissimo. E il latte è andato via... ma non me ne sono accorta subito... lei si attaccava 40 minuti e poi dormiva... mi sono accorta che qualcosa non andava quando non faceva più pipì... infatti in una settimana aveva perso 3 etti ... Non la nutrivo! :-( Abbiamo poi scoperto che prendeva solo 10 ml da me... e così, con l'infezione in atto, il latte è andato via. Non ho avuto la forza fisica di provarle tutte, tirandolo o facendo altro. Ero fisicamente a pezzi... Così ora latte artificiale... non è la morte di nessuno ma ci sono stata malissimo... mi sono sentita una mamma degenere che non le ha provate tutte, che non aveva la forza di fare niente... poi quando ho visto che cresceva, che faceva la pipì e che stava bene mi sono detta che non era colpa di nessuno, che stavolta è andata così (Giù l'ho allattato fino a 9 mesi)... Ora abbiamo raggiunto un equilibrio con il latte e lei è buonissima. Mangia (ogni 3-4 ore) e dorme. Il fratellino l'ha presa bene per ora... ogni tanto vuole me ma per ora si comporta veramente bene. Va alla scuola materna volentieri nonostante sappia che sto a casa con la sorellina... sta crescendo a vista d'occhio, sta diventando grande, comincia ad interagire con i bimbi, anche più grandi e cominciano a prenderlo in giro (gli dicono che non è forte o che è fifone o che è piccolo)... Povero cucciolo mio! 

Vedremo come andrà questa avventura. Per fortuna abbiamo un papà speciale che si prende cura di noi e che sono felice di aver sposato e che sia accanto a me, sempre!

venerdì 23 agosto 2013

Punto della situazione

Stasera piove con tuoni e fulmini... il marito è uscito con un amico e il pupo dorme. La pupa nella panza un po' meno... sarà una ballerina da come sta messa. L'ultima volta che l'ho vista era a panino in diagonale nella pancia, con la faccia sulle cosce. Così neanche stavolta si è visto il musetto... mi tocca aspettare ... 
Ho preso contatti con l'ospedale per iniziare i monitoraggi alla 37esima settimana. Devo dire che l'ansia aumenta. So già cosa mi aspetta (anche se ogni caso è a sé) e sono preoccupata per il dopo. La gestione pupaappenanata-pupotreenne... spesso mi capita di pensare "ok, stiamo cenando .... quando arriverà lei di sicuro tetterà mentre si cena e forse non sarà più una cena tranquilla..." oppure " ok Giù lo metto a letto con un certo rituale... e quando ci sarà anche lei? Andranno a letto ad orari diversi o troverò un rituale comune per tutti e due ?" (la seconda mi piace di più!). 

PER CHI HA GIA' DUE BIMBI ACCETTO (CON MOLTO PIACERE) OGNI TIPO DI CONSIGLIO!

Per il resto sto abbastanza bene. Con il fatto che è messa in diagonale mi appoggia sulle anche (alternativamente) e a volte mi sembra che la pancia pesi 30 kg da sola e a sera la schiena reclama il letto! Ma non mi lamento! Sto bene, limito le cose da fare e per fortuna marito è bravissimo... quando c'è...  

Credo che ora seguirò il mio bimbo nel mondo dei sogni... 'Notte!

martedì 30 luglio 2013

Lei

Ho la pupa che fa breakdance nella pancia e mi piace un sacco! La settimana scorsa si è mossa tantissimo poi in questi giorni di caldo atomico sembrava in catalessi... qualche calcetto qua e là e stop. A volte mi sento in colpa verso di lei. Con il fatto che c'è il fratello da seguire e altre cose a cui pensare a volte mi rendo conto che c'è perché si muove o perché sono distrutta o perché mi fa male la schiena...  Il corso pre parto è un momento tutto nostro e anche la sera mi trovo nel letto a non riuscire a dormire ma lei è sveglia con me mentre i due uomini ronfano e ci coccoliamo un po'! Mancano 2 mesi e la cosa mi avvilisce un po'. Ho il ferro basso, e altri valori bassi, tra cui la pressione e mi sento a pezzi... il pensiero di altri 2 mesi di cui uno probabilmente caldo e l'altro con novità, quali l'inizio della materna di Giù, mi fa mancare l'aria... so che voleranno ma so che saranno faticosi, più dell'altra volta. Ad agosto tutti gli amici di Giù andranno al mare (e con loro le mamme con cui faccio chiacchiere su chiacchiere il pomeriggio... per fortuna! se no stripperei!) quindi so già che dovrò inventarmi qualcosa per fargli passare le giornate! Il papà sarà in ferie ma non troppo... c'è sempre la campagna! Le amiche mie sono in giro e di certo non stanno a pensare a me e alla mia panza! Ma comunque ce  la farò anzi ce la faremo! Spero solo che lei, lì, stia bene... Però abbiamo quasi la valigia pronta... con le sue cose... io devo ancora prendere tutto l'occorrente... Giù ha detto che bisogna prenderle una coperta e il seggiolino per la bici... cose fondamentali per una neonata!!!  Chissà cosa pensa nella sua testolina... affronteremo tutto insieme e cercherò di non far mancare niente a nessuno!!!

giovedì 18 luglio 2013

dov'ero rimasta...

Ho realizzato ora che non scrivo dal 3 maggio... COOOOSAAAA?!?!?! Non sono una blogger molto brava, di quelle che stanno sempre al passo... In questo periodo voglia di computer zero. Sarà che alla fine della scuola il computer era sempre acceso: immetti i voti, le assenze, fai le verifiche per i rimandati... poi con la maturità è tutto su pc (la burocrazia... che poi il sistema era sempre impallato!!! complimenti!). Insomma la sera accendere il computer mi sembra uno sforzo sovraumano! 

La maturità vissuta dall'altra parte è stata una bella esperienza. Dalla cattedra sembra meno terribile di quando lo vivi. Comunque i miei ragazzi potevano essere anche più bravi. E' vero, sono stati sfortunati con l'argomento della seconda prova ... che però, diciamolo, l'avevano fatto con me e quindi potevano fare meglio! Hanno studiato poco, in generale, anche per l'orale. E alla fine, dopo un anno in cui ti sei sbattuta per rendergli piacevoli le lezioni, ti sei affezionata a loro... e loro non ti dicono neanche grazie... 

Poi siamo stati al mare un mese. Io facevo avanti e indietro per la maturità ma Giù è riuscito a farsi 3 settimane intere di mare che so che fanno bene alla sua dermatite e ai polmoni! Ora a casa è dura far passare le giornate ma più per me che per lui... Con il pancione che cresce faccio fatica a fare tutto. Ho sempre caldo (più degli altri e più del solito... io sono nota per essere una freddolosa!) e a sera arrivo stanca morta per quanto sia un bimbo tranquillo ... è pur sempre un bimbo! Quindi parchetto, piscina, mare (ogni tanto), cortile con gli amichetti del palazzo, aeroporto da un nonno e in campagna dall'altro... Stiamo anche togliendo il pannolo e, a parte la cacca che la si fa dove capita anche se addosso si hanno le mutande, è bravo! 

La pancia cresce. La pupa si muove un sacco e non vedo l'ora di vederla! A volte penso che per Giù sono gli ultimi due mesi da figlio unico... meglio che se li goda! Io sto bene a parte le vene varicose (uscite a manetta), i piedi pesanti a fine giornata e a volte una gran tristezza. Saranno gli ormoni ma a volte mi sento veramente sola. I miei mi aiutano tanto ma avrei bisogno di chiacchiere, di amiche... per fortuna la prossima settimana inizio il corso preparto e spero di trovare delle belle persone e di riuscire a godermi la mia bimba e dedicare del tempo solo a lei! Vedremo!

venerdì 3 maggio 2013

Amicizia

E' un po' che voglio scrivere di amicizia, più per chiarirmi le idee che per altro.

Io ho sempre avuto un'idea di amicizia forse esagerata. L'amico/a è quello con cui condividere tutto, cose belle e brutte, pregi e difetti. Da piccola ce la mettevo tutta per non deludere le amiche, per non perderle e a volte è successo, soprattutto con l'adolescenza. Nell'amicizia ci ho sempre creduto (adesso sono più disillusa), ho sempre pensato fosse una parte importante della vita, così, dopo aver soppesato bene se fidarmi o no, davo tutta me stessa perché l'amicizia funzionasse, perché quell'amica facesse parte della mia vita come dicevo io. Le pacche sui denti sono state notevoli. Alcune per ragazzate, quelle per cui la tua amica te la vedi girare con quello che ti piace e ti sembra che il mondo ti sia crollato addosso in un secondo. Non capisci come possa averti fatto una cosa così orribile, lei che sapeva tutto... poi da grande ti rendi conto che la cosa l'avevi ingigantita e che i problemi sono altri. Altre volte le amicizie sono finite per motivi incomprensibili, che non ti hanno mai spiegato e ancora ti chiedi perché, anche se stai bene anche senza quella persona e quindi sotto sotto è andata meglio così. Ad altre ci tenevi proprio e hai fatto di tutto per tenerle in piedi ma da soli non si va da nessuna parte... Altre sono finite perché non si riusciva ad andare d'accordo. All'inizio in compagnia si stava bene ma poi la cosa è diventata insostenibile per incompatibilità di vedute, di stili di vita e di carattere. Altre volte ancora qualcuno è entrato nella vita dell'amica/o prendendo tutto la spazio che c'era e te ne sei dovuta andare... 

E quelle che rimangono ora?! Continuo ad avere la mia idea adolescenziale di amicizia. A volte sento la mancanza dell'amica con la A maiuscola. Quella con cui fare shopping, quella che chiami quasi a qualsiasi ora (compatibilmente con il lavoro) e c'è, che senti ogni giorno, anche solo con un messaggino, quella che se hai bisogno chiami subito, sia per dirle una boiata che per sfogarti e la cosa è reciproca. Beh, io un'amica così non ce l'ho. Magari alcune mie amiche si sentiranno ferite ma io un'amica così non ce l'ho. Ho amiche che so che mi vogliono bene e che quando ci si vede sono felici ma finisce lì. Poi non le senti per mesi perché tu sei impegnata e anche loro sono impegnate e sembra non si possa incastrare il tutto per vedersi o sentirsi (dico sempre che si può mandare un sms anche sul water se si è così impegnati!). Con alcune amiche condividi una cosa grande come la maternità e quando si può ci si incontra per fare giocare insieme i bimbi. Ed è bellissimo perché ci si ritaglia un po' di tempo per questo. Altre sono lontane e si fa quel che si può per non perdersi. Altre vivono l'amicizia a loro modo e quando però ti danno tutto quello che possono (e capisci che è così) è bellissimo! Poi ci sono quelle egoiste, che prima devono essere a posto loro, che solo loro hanno poco tempo e tante cose da fare. Ognuno è fatto a suo modo. Poi ci sono quelle che incontri da grande, e che speri tanto si possa costruire qualcosa di duraturo nel tempo. 

Però sembra sempre che ci sia qualcosa di più importante, qualcosa che non permette neanche di mandare un messaggino a fine giornata, che fa volare i mesi senza aver fatto quella telefonata e la si rimanda. Io sono una che in amicizia, come in amore, se c'è da stare insieme anche solo un'ora mollo tutto quello che mi ero programmata (se si può nel senso che se ho un consiglio di classe è fatica...) o comunque cerco di incastrare tutto per far si di vedere questa o queste persone. A volte mi do della co....ona perché poi quando succede il contrario non c'è mai nessuno...

Comunque ho imparato a soppesare le amicizie, e sto cercando di capire quelle che davvero contano. Sono diventata ancora più diffidente di un tempo e quando i miei figli prenderanno le tranvate dagli amici saprò come si sentono e cercherò di stargli vicino. Perché sono scottature che fanno crescere e fanno male.

Non so se sono solo pensieri sparsi o se hanno un senso... sono usciti così!

giovedì 2 maggio 2013

curiosità e impegno

Sono a casa anche oggi ... pensieri che vagano...

Ho appena corretto delle verifiche di una classe che all'inizio era buona e cara, ragazzini vivaci ma tranquilli, senza grilli per la testa e abbastanza interessati... un po' appoggiati lì, nel senso che a parte un paio gli altri sembra che siano stati messi lì per caso, seduti su quel banco perché non c'era altro modo per passare le mattine, senza curiosità per nulla. Ora si è rivelata subdola, con questi che alla domanda "avete capito?" ti rispondono "si, si" (se ti rispondono), ai quali fai tu la mappa concettuale perché riescano meglio nello studio, fai tanti esercizi e nella verifica glieli dai uguali... e loro... scrivono cose assurde e dimostrano di stare poco attenti in classe, studio a casa inesistente e ti pigliano anche per i fondelli! Poi la domanda nasce spontanea: "dove sbaglio?" ... Loro vorrebbero fare solo laboratorio e questo non è possibile. Non è possibile perché, su 3 ore, una sola è di laboratorio, perché comunque non si può essere bravi solo a fare, bisogna anche sapere fare due conti su quello che si fa, sapere cosa ci sta dietro, fare una relazione che ti chiarisca le idee su ciò che si sta facendo e che ti possa far capire che quello fatto e calcolato in classe, sulla lavagna, lo puoi verificare con mano facendo un esperimento... NO, tabula rasa! La relazione non la vogliono fare e quando la fanno non si capisce neanche quello che hanno fatto... lasciamo stare l'italiano (la prof. di italiano è disperata)... ma non si impegnano neanche mezzo minuto... E la cosa è avvilente... 

Ogni anno cambio scuola (la vita della precaria è così... ma finché c'è lavoro va benissimo!) e ogni anno trovo gente poco motivata, poco curiosa, che si impegna poco, neanche il minimo indispensabile. Tutto gli è dovuto. Tu che spieghi, fai gli esercizi, glieli rispieghi, gli fai le verifiche quasi identiche agli esercizi (ecco, cambi i numeri) e loro ZERO! Poi ti dicono "la fisica fa schifo!"... ma se non provi a metterti lì, a studiarla, a capire che la tua vita la spieghi con la fisica, quando ti alzi la mattina applichi una forza per tirarti su dal letto, a quando mangi, a quando ti siedi, corri, scrivi, vai in bici ecc. come fai a dire che fa schifo se non provi a capirla?! E' come dire che una torta non ti piace quando non l'hai neanche assaggiata! E non interessa per niente perché si riesce a stare in piedi, perché non svolazziamo nell'aria o perché non ci cade in testa il lampadario?!?! Sottolineo che la fisica nei tecnici la si tratta in modo semplice, senza  dimostrazioni, si punta sulla comprensione del concetto... o almeno è quello che faccio io! 

A 14 anni io non ero Einstein ed ero ben lontana da sapere cosa avrei fatto della mia vita ma ero curiosa. Studiavo alcune cose più volentieri di altre, ma ce la mettevo tutta e davo il massimo. Magari non arrivavo al 9 in tutte le materie e non avevo la media dell'8 ma arrivavo alla mia media del 7 con studio, pomeriggi in casa e voglia di fare bene per me, per i miei, per non deludere nessuno, me compresa. Questo costa rinuncia (alle uscite, a fare altro di piacevole) e sacrificio. Adesso tutto questo dov'è?! Ogni tanto penso a quando Giù andrà a scuola... non pretenderò da lui il 9 ... pretenderò da lui il massimo, tutto quello che può fare e dare, ce la deve mettere tutta e arriverà dove arriverà. Ma l'apatia no, a 14 anni no!!! Poi quando escono cosa vanno a fare? Magari saranno dei bravi operai o dei bravi impiegati ma senza curiosità e senza impegno come faranno ad andare avanti? Anche i miei ragazzi di 5° per quanto siano carini, educati e simpatici si impegnano zero. Hanno la maturità tra un mese e mezzo, molti devono ancora iniziare la tesina e di ogni materia prendono gli appunti, copiano e si accontentano di 1 facciata!!! COSA?!?!? Adesso che c'è internet basta scrivere qualcosa su google e ti esce il mondo per approfondire ogni argomento. Loro si limitano perché bisogna sbattersi, stare in casa a cercare, studiare, mettere insieme le idee. Ma all'università, per chi la farà, come faranno? Non c'è mica il profe che ti aiuta. Ti arrangi a programmarti lo studio per l'esame e a cercarti le cose se non te le hanno date complete...

A volte mi sento vecchia con questi discorsi ma io credo che molti valori si siano persi, come il sacrificio per ciò che è importante, l'impegno verso sè stessi e la propria vita futura. E più si va avanti più la situazione è avvilente. La colpa è anche della scuola che negli ultimi anni è diventata troppo buona promuovendo cani e porci, dando l'idea che con poco o niente si arriva lo stesso... che tristezza ...


PS Nelle verifiche di cui parlavo prima NEANCHE UNA SUFFICIENZA!!! 

mercoledì 1 maggio 2013

Aquiloni

Il 25 aprile (lo so era la settimana scorsa ma il tempo è tiranno...) siamo andati al festival internazionale degli aquiloni "Vulandra" che tutti gli anni c'è a Ferrara, a quello che noi chiamiamo Parco Urbano ma che si chiama in realtà Parco Bassani. Non vedevo l'ora di portarci Giù. Gli altri anni era troppo piccolo per godersi gli aquiloni e quest'anno ho lanciato l'idea tutta gasata ... forse più io di lui! All'inizio ha giocato nelle casette giocattolo ma io volevo costruire con lui l'aquilone! C'era uno stand degli aquilonisti che con due stecche, un po' di nastro adesivo e un foglio ti facevano fare un aquilone che vola realmente!!! Sarà che da piccola non sono mai riuscita a farne volare uno... Comunque ... ovviamente, siccome era una cosa nuova e lui doveva prima prendere confidenza con la novità, siamo andati sotto lo stand forse una decina di volte per poi uscirne subito dopo a mani vuote... la mia esaltazione iniziale cominciava a diminuire sempre più. Alla fine si è deciso, abbiamo costruito il nostro aquilone e ha corso come un pazzo per tutto il parco per  farlo volare!!! Fa sempre così... prima ci pensa una vita ... poi quando si molla si diverte da matti! Somiglia tanto a  qualcuno di mia conoscenza.... Ecco un po' di foto!
eccoci all'opera!

Prime prove di volo
Vola!!!


E ora faccio da solo!!!



Ora ci prova anche papà!

papà e l'aquilone

lunedì 15 aprile 2013

Gita della domenica

Questa domenica, mia sorella mi propone una gita. Una gita insolita... io non l'avevo mai fatta, Giù neanche e così siamo andati sul fiume Po con la barca Nena (per informazioni visita il sito). La Nena è un vaporetto veneziano, sistemato e utilizzato per fare escursioni da Ferrara sul fiume Po. Gli itinerari sono diversi ma tutti carini. Fanno anche gite con le scuole elementari ed escursioni con bambini con animazione. E così siamo andati. Marito era impegnato in campagna (ha smesso di piovere ...) e così siamo andati io, Giù, mia sorella con famiglia.

E' stato divertente anche se un po' stancante. Siamo andati alla rocca di Stellata (ora è tenuta su da tiranti & C causa terremoto) e il tragitto all'andata è di 2 ore e mezza. Per un bimbo di 25 mesi forse è un po' lunga. Nonostante i trattori con cui giocare che aveva nel suo zainetto, i libri da leggere messi a disposizione dall'equipaggio insieme a fogli e pastelli, dopo un'ora la domanda è stata "andamo fori?" o "andiamo a tasa?"... bene! Bisogna inventarsi giochi per intrattenerlo! Anche perché, nonostante il fascino del grande fiume, compreso il passaggio nella chiusa, il paesaggio è un po' monotono... comunque alla fine ci siamo divertiti!!! A Stellata dopo piadina per pranzo e giretto nel mercatino, siamo andati in un prato vicino alla rocca e Giù ha sgambettato un po'!! Poi è crollato sul passeggino ma ha dormito meno del solito... A sera era talmente stanco da mettere via i suoi giochi e dire "andiamo a letto!"... Cucciolo! Anche perché per concludere in bellezza si è fatto un giretto sul trattore con papà!


Comunque è un giro da fare per ferraresi e non!
Ecco un po' di foto!


La chiusa del Boicelli
Po di Volano 

Giochi sulla barca... ovviamente solo trattori

Il ponte sul fiume Po di Pontelagoscuro (FE)

Visita alla cabina del capitano


Il Po... l'acqua non è proprio bella bella ...




Lettura impegnata



Rocca di Stellata

martedì 19 marzo 2013

Pensieri sparsi

Mi sono resa conto di non scrivere più sul blog da un po'. Non so se sia per la poca voglia di scrivere, per la stanchezza o perché le cose da dire sono sempre quelle.

A scuola è un delirio in questi giorni. Consigli di classe in cui prendere decisioni disciplinari verso alcuni allievi senza però dire proprio tutto, cercando di pesare le parole, di non ledere i ragazzi che sono fragili e di non innescare meccanismi senza via di uscita. Beh, io non sono così diplomatica. Io direi pane al pane, forse sarei più rigida su certe cose... ad esempio oggi, nella classe in cui dovranno essere presi provvedimenti, ai ragazzi è stato fatto un discorso sul fatto che si devono comportare bene ecc ecc. E loro dopo 2 ore ne fanno un'altra. Allora la domanda è? Ma va bene continuare così? Va bene parargli sempre il di dietro perché sono fragili, a volte difficili, perché hanno famiglie di un certo tipo (tra parentesi spesso mai viste durante l'anno)? Non ci credo che tutti abbiano situazioni sisastrate... 
Ma una volta come si faceva? Io studiavo come una pazza per arrivare a fine anno sicura della promozione ( e sono sempre stata una che non ha mai avuto più di 7 di media), ma non c'erano recuperi, non c'erano mappe, i profe spiegavano e anche i migliori insegnanti spiegavano, interrogavano e facevano verifiche ognuno nel suo "stile". Adesso dovresti dare una verifica diversa ad ognuno a seconda delle capacità o meno che hanno. Beh, io sono stanca. Stanca di fare PEI, PDP, PEP e altre sigle che significano solo mettersi nelle condizioni di aiutarli. Poi se non ce la fanno pazienza. Allora a cosa serve?!?!? Sono confusa sul fatto che tutto questo sia utile. Forse "basterebbe" che questi fanciulli e fanciulle capissero l'opportunità grande che hanno nell'imparare qualcosa, qualcosa che potrà essergli utile nel lavoro ma anche nella vita. Forse dovrebbero avere regole, poche ma utili e se si infrangono ci sono conseguenze, subito, senza avere la speranza che le cose cambino. E senza mettere terrore. Ma questi devono imparare a stare al mondo e a seguire le regole base del rispetto, per sé stessi e per gli altri. Non insegno da molto ma non ho ancora trovato classi che ci mettano impegno, che vogliano imparare, che siano curiosi. Sono lì perché ce li hanno messi, senza nessuna curiosità, senza nessuno stimolo. Forse anche noi insegnanti dobbiamo adeguarci al nuovo, al tecnologico. Ma a volte mi chiedo "chi me lo fa fare?". Devo perdere giornate o serate a pensare e fare cose nuove per persone che poi per tutta l'ora si lanciano cose, urlano, mangiano, usano il cellulare, se li riprendi ti rispondono... io lo faccio volentieri per chi mi da prova di meritarselo, per chi ci tiene, per chi ti fa capire che quello che fai per loro è importante. Ma non è quasi mai così....

Non voglio generalizzare e immagino ci siano scuole in cui questo si può fare ma io per ora mi sento frustrata...  ma siccome nella mia indole c'è senso del dovere e di colpa per le cose non fatte, vado  a fare una bella mappa concettuale sull'equilibrio!

Per fortuna ho il mio Giù!

giovedì 21 febbraio 2013

Fatto!

Ho trascurato il mio blog... poverino! Ma è stato un periodo allucinante! Giù ha smesso di mangiare (mangiava solo riso e pasta con pomodoro e pizza) e qualcosa che non andava doveva esserci... lui che dice no alla frutta è preoccupante... abbiamo guardato la situazione e non aveva nulla di evidente... bene... che si fa? Attendiamo, magari sono i denti, l'età o altro. Poi è comparsa la tosse... 2 settimane di tosse (senza febbre) ... poi due episodi di vomito (senza febbre) ... sarà stata la tosse... bene, ora però si va dalla pediatra... ci da antibiotico, vitamine e 10 giorni a casa da scuola... l'antibiotico è poi diventata l'altra cosa che mangiava volentieri! Gli abbiamo detto che era gelato ed era lui a chiedercelo! Poi è comparsa la cagarella (senza febbre) e quindi via di fermenti e cose astringenti per cibo... Ora ha ricominciato a mangiare (dopo 1 mese e mezzo di agonia) e sembra si stia risolvendo... e sembra ci siano i 4 molaroni là dietro... 

Nel mentre dovevo preparare lo scritto del concorso docenti. Nel bando diceva che lo scritto riguardava le avvertenze generali (nomativa, storia scuola, autonomia, organizzazione scolastica) e la materia. Così mi sono messa a studiare 'sta palla delle avvertenze generali per più della metà del tempo... poi nello scritto di nessuna materia c'erano domande sulle avvertenze... allora... a saperlo avrei studiato meglio quello che non ricordavo bene e quello che era tanto tempo che non trattavo della mia materia. Alla fine le domande erano fattibili ma qualche errore l'ho fatto... errori banali che con un po' più di studio avrei evitato... se me ne fossi fregata delle avvertenze e avessi studiato solo fisica, forse avrei ricordato tutti e due gli enunciati del secondo principio della termodinamica... va beh...
Poi il marito si prende il virus il giorno prima dello scritto... è stato in quarantena due giorni così io e Giù siamo andati dai nonni.... e ovviamente ci aggiungiamo la preparazione delle verifiche, delle lezioni, le riunioni ecc....

Sono stanca, tanto stanca per tanti motivi... per fortuna la primavera sembra vicino e il triste inverno con i suoi malanni se ne andrà!

lunedì 28 gennaio 2013

Domande

Stasera sono un po' ... così ... malinconica, triste e pensierosa. Lo studio per lo scritto del concorso continua e da un lato direi che è anche utile. Molte cose sull'organizzazione scolastica o sulle responsabilità del docente non le sapevo, lo ammetto. E questo mi ha portato a farmi tante domande sul lavoro che faccio, se sto facendo bene quello che faccio, se non potrei fare meglio e come farlo. E poi mi chiedo se è il lavoro giusto. Beh, penso di si. A dispetto di quello che possono pensare gli altri. Spesso mi lamento perché le soddisfazioni che ho sono veramente poche, a volte le giornate con i ragazzi sono estenuanti, fatte di versi, di richiami ad un comportamento umano, di modi diversi per attirare la loro attenzione, di tante domande e tante parole dette al vento. Però vorrei provare a dare qualcosa a questi ragazzi. A volte non li capisco, sono fragili o ti stanno fregando? Hanno bisogno di aiuto o sono subdoli? Difficile da dire. Nel libro che sto studiando sulle Avvertenze generali parla dei ragazzi come persone da curare, da proteggere, da "coccolare" in modo che non si turbino troppo e non gli si metta troppi ostacoli. Forse sono all'antica ma non penso proprio che abbiano bisogno di questo. Spesso non sono in grado di seguire le regole perché magari a casa non ne hanno... perché la scuola deve calare le braghe su tutto? Prima i recuperi (se non studi tutto l'anno puoi però recuperare dopo), poi gli schemi fatti mille volte, poi gli esercizi non troppo difficili se no non ce la fanno. Ma va bene così? Agevolarli in tutto? La scuola è diventata un'azienda che ha bisogno di clienti per cui si tende a promuovere... ma questo fa bene ai ragazzi? Quando usciranno e andranno a lavorare chi li agevolerà? Se non rispettano le regole li licenziano! E loro non lo capiscono... e non lo capisce neanche chi regola il tutto... Non voglio dire che bisogna tornare alle bacchette o alle punizioni sui ceci. Però ci vorrebbero poche regole e chiare che se non vengono rispettate portano conseguenze più o meno gravi. Come con i bambini. Poche regole, ferme. Fa bene a loro, a quello che sarà la loro vita.

Forse esagero, forse oggi è una giornata così, di pioggia che porta domande. 
Però penso che questo sia un bel mestiere. Che magari anche sono ad uno su cento qualcosa darò, qualcosa trasmetterò (al di là della materia) che potrà essergli utile in futuro! Speriamo!

lunedì 7 gennaio 2013

c'è un tempo per ogni cosa e ogni cosa a suo tempo

Metti una sera con due amici a parlare di vecchi tempi, anche se non vissuti assieme e un film, "Immaturi" (visto per intero!), che fa tornare in mente gli anni di scuola. E tanti pensieri tornano alla mente. Nostalgia, di quella che ti fa venire un po' la lacrimuccia... e capire però quanto sei cambiata in questi anni.

Alle superiori era tutto da scoprire. Fare tardi era la massima aspirazione e fare in modo che il tipo con i capelli neri e gli occhi verdi ti notasse, era il solo e unico problema della vita. Uscivi con gli amici ma avevi il coprifuoco e ti ammazzavi (quasi) per rispettarlo. C'era gioia, malizia, felicità e una grande energia in vista della vita che ti aspettava davanti a braccia aperte, piena di sogni, aspettative e grandi progetti.

All'università si poteva fare tardi il venerdì sera. Grande conquista! E così ricordi che andavi in palestra fino alle 21, poi cena e alle 23 si usciva. Si beveva qualcosa e poi a ballare. Andavi a letto alle 4 con le orecchie che fischiavano, visto il volume della musica del locale, ed eri piena di pensieri, contenta di aver passato una bellissima serata con le amiche e un po' triste perché nessuno ti considerava. La mattina sveglia alle 13 perché sentivi il tintinnio dei piatti in cucina per il pranzo. Ti alzavi e mangiavi le lasagne o quello che c'era.

Adesso alle 22 crollo sul divano; se riesco a vedere un film per intero senza dormire è un evento; quando vengono amici  a cena e faccio l'una dico "mamma mia com'è tardi!" e il giorno dopo mi sembra di essere passata sotto un treno; se bevo troppa coca-cola stai male la notte; la mattina il cucciolo fa la sveglia mai più tardi delle 8 e ti rendi conto di quanto è lunga una mattina; per non andare in palestra invento mille scuse...

Poi penso... come vorrei tornare indietro all'epoca della scuola, senza problemi, senza troppe responsabilità, con la possibilità di dormire! Poi però ti guardi intorno. Vedo la nostra creatura dormire nel suo letto bello come il sole, che ogni giorno impara qualcosa di nuovo e che tocca a lui ora vivere tutto quello che verrà e che tu hai più o meno già vissuto. Il marito con cui cresco ogni giorno (il marito c'era anche ai tempi della scuola ma non era nei miei pensieri...). La stanchezza, tanta, che però è ripagata dall'amore che stai costruendo e costruirai. E capisci che c'è un tempo per ogni cosa e ogni cosa a suo tempo. Allora era l'epoca di fare tardi, delle scemate e di tutte quelle cose che l'adolescenza porta con sè. Ora è un'altra epoca. Non meno bella. Solo diversa.

mercoledì 2 gennaio 2013

L'anno che verrà...

In queste vacanze un virus ha messo ko il computer e forse è stato un bene. Ho poltrito, anche grazie ad un bel raffreddore cominciato il 20 dicembre con dei mal di testa esagerati... mi sono goduta la mia casa, il mio bimbo e noi tre insieme. Stare fino alle 10 in pigiama a giocare con i regali di Babbo Natale ci stava proprio! Giù mi ha stupito per Natale. Avevamo lasciato i biscotti e il latte per Babbo Natale (non era molto convinto... il latte da lasciare per qualcun'altro è stato un atto di grande generosità!) ... e il giorno dopo non c'era più e c'erano tanti regali sotto l'albero! La cosa ha turbato il bimbo più abitudinario che esista... quindi si è optato per fare colazione e poi affrontare la novità. La novità è piaciuta molto! Ha aperto i regali con una curiosità e una gioia negli occhi commoventi! E io sono stata felice per lui, per queste nuove emozioni e per averle vissute tutti insieme! 

Capodanno è andato serenamente. A cena da amici con bimbo di pari età... in realtà volevamo mettere a letto i bimbi e stare rilassati dopo cena a giocare con qualche gioco o semplicemente a chiacchierare... invece bimbi non ne volevano sapere e hanno retto fino all'una quasi! Eravamo più cotti noi! Però è stata una bella serata: cibo semplice, chiacchiere, i bimbi hanno giocato tranquilli e questa nuova amicizia che sta nascendo tra le nostre famiglie spero cresca bella e rigogliosa... staremo a vedere!

Quindi anche il 2012 è andato... E' stato un anno strano. Un anno con cose inaspettate e di cui avrei fatto a meno come il terremoto che ha sconvolto la nostra vita e a cui ogni sera penso prima di dormire. Perché è successo una volta ma potrà ricapitare in ogni momento... Un anno di lavoro, stancante e difficile a volte, che ti mette sempre alla prova, che ti fa chiedere ogni giorno se sbagli qualcosa, se puoi fare meglio o di più. Un anno del mio bimbo, che è la gioia della mia vita; un anno di sue conquiste, una ogni giorno, che ti riempiono il cuore di gioia ma che nello stesso tempo spaventano perché sta diventando grande e il mondo là fuori non è sempre buono. Un altro anno di noi due, che abbiamo dato vita a questa creatura meravigliosa e con il nostro amore che cresce sempre più abbiamo progetti, più o meno lontani, ma da fare insieme, uniti, sempre!

Per il 2013 (anno dispari e la cosa che mi piace poco):
  • vorrei un po' di serenità. Mi sembra che si voglia sempre di più dimenticandosi delle cose piccole, semplici che danno gioia e calore. Si è diventati spesso egoisti e si fanno solo le cose che fanno piacere a se stessi... 
  • vorrei passare il concorso... o no?! :-)
  • vorrei delle belle giornate di sole
  • vorrei nessuna influenza o raffreddore o virus di ogni tipo
  • vorrei riuscire a frequentare di più gli amici/che ma non solo perché lo voglio io. Sono stanca di correre da sola per le amicizie. Vorrei, a volte, venire cercata per uscire o solo per due chiacchiere,  invece di essere sempre io a cercare gli altri. Non vorrei più sentire che non c'è tempo mai, per stare insieme.
  • vorrei che mio marito si riposasse di più
  • vorrei fare un bel viaggio e vedere cose nuove
  • vorrei che il mio bimbo fosse sempre sereno, come in questi giorni di vacanza assieme
  • vorrei che il mio progetto, quello che ho in mente, andasse in porto 
Vorrei tante altre cose che a volte metterle nero su bianco è difficile.
Comunque buon anno a tutti!