lunedì 7 gennaio 2013

c'è un tempo per ogni cosa e ogni cosa a suo tempo

Metti una sera con due amici a parlare di vecchi tempi, anche se non vissuti assieme e un film, "Immaturi" (visto per intero!), che fa tornare in mente gli anni di scuola. E tanti pensieri tornano alla mente. Nostalgia, di quella che ti fa venire un po' la lacrimuccia... e capire però quanto sei cambiata in questi anni.

Alle superiori era tutto da scoprire. Fare tardi era la massima aspirazione e fare in modo che il tipo con i capelli neri e gli occhi verdi ti notasse, era il solo e unico problema della vita. Uscivi con gli amici ma avevi il coprifuoco e ti ammazzavi (quasi) per rispettarlo. C'era gioia, malizia, felicità e una grande energia in vista della vita che ti aspettava davanti a braccia aperte, piena di sogni, aspettative e grandi progetti.

All'università si poteva fare tardi il venerdì sera. Grande conquista! E così ricordi che andavi in palestra fino alle 21, poi cena e alle 23 si usciva. Si beveva qualcosa e poi a ballare. Andavi a letto alle 4 con le orecchie che fischiavano, visto il volume della musica del locale, ed eri piena di pensieri, contenta di aver passato una bellissima serata con le amiche e un po' triste perché nessuno ti considerava. La mattina sveglia alle 13 perché sentivi il tintinnio dei piatti in cucina per il pranzo. Ti alzavi e mangiavi le lasagne o quello che c'era.

Adesso alle 22 crollo sul divano; se riesco a vedere un film per intero senza dormire è un evento; quando vengono amici  a cena e faccio l'una dico "mamma mia com'è tardi!" e il giorno dopo mi sembra di essere passata sotto un treno; se bevo troppa coca-cola stai male la notte; la mattina il cucciolo fa la sveglia mai più tardi delle 8 e ti rendi conto di quanto è lunga una mattina; per non andare in palestra invento mille scuse...

Poi penso... come vorrei tornare indietro all'epoca della scuola, senza problemi, senza troppe responsabilità, con la possibilità di dormire! Poi però ti guardi intorno. Vedo la nostra creatura dormire nel suo letto bello come il sole, che ogni giorno impara qualcosa di nuovo e che tocca a lui ora vivere tutto quello che verrà e che tu hai più o meno già vissuto. Il marito con cui cresco ogni giorno (il marito c'era anche ai tempi della scuola ma non era nei miei pensieri...). La stanchezza, tanta, che però è ripagata dall'amore che stai costruendo e costruirai. E capisci che c'è un tempo per ogni cosa e ogni cosa a suo tempo. Allora era l'epoca di fare tardi, delle scemate e di tutte quelle cose che l'adolescenza porta con sè. Ora è un'altra epoca. Non meno bella. Solo diversa.

3 commenti:

  1. Quante volte mi riempio di malinconia per i tempi che furono! certo, sono felice di quello che ho oggi, ma certe cose che non torneranno più erano così belle!!!

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  2. Grazie dei commenti! Tornate presto!

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